I fockups sono la realtà che irrompe nei mockup impeccabili! Finalmente possiamo vedere che il mondo reale non è così perfetto come ce lo mostrano. Dopo il primo lancio nel 2022, il designer Wytze Hoogslag ha recentemente rilasciato “Fockups 2”. Perfetti per chi vuole mostrare i propri design in contesti realistici: https://fockups.com.
Horror Vacui? Da copywriter dico che, quando il visual è forte, non servono parole, nemmeno a Coca-Cola: la campagna globale “Recycle Me” arriva ad accartocciare non solo le lattine, in simbolo di sostenibilità, ma addirittura l’iconico logo senza scrivere nulla, se non un semplicissimo “recycle me”. Esempio di come, in un contesto dove tutto riesce a parlare da solo, l’uso della parola rischia di appesantire anziché arricchire.
Fotografia e arte digitale. Tematiche esistenziali e oniriche. Esplorazioni personali e lavori per grandi brand. Mi sono tremendamente innamorato dei lavori di Luke & Nik: www.lukeandnik.com.
Amo, amo, amo Marc Jacobs su TikTok. L’unicità che ha sempre contraddistinto il Designer è comunicata in modo – ripetizione dovuta – unico: no ai trend, ma sì ai trendsetter in barba al “non sono in linea col brand!” ma focalizzandosi su un pubblico molto variegato. Ci portiamo a casa che per una strategia così serve fiducia nel team operativo, per eseguire rapidamente senza gli intoppi della burocrazia delle approvazioni. Follow now!
Grandi brand e grandi registi, un binomio che non ci stanca mai. Saremo anche vittime della costante ricerca della simmetria, o dell’irriverenza nella scelta del cast, ma tra i nostri preferiti c’è sempre Wes, qui per Prada in Castello Cavalcanti.
Nuovo font per Spotify! Creato con Dinamo Typefaces, Spotify Mix si ispira al concetto di remix, offrendo grande flessibilità tipografica. Il design combina elementi geometrici, grotteschi e umanisti, per riflettere la varietà dei contenuti di Spotify, rendendolo un font dinamico, espressivo e versatile. Questa scelta rafforza l’identità visiva di Spotify, arricchendo con freschezza e personalità. I dettagli qui.
To be a successful creator you don’t need millions. Lo diceva Kevin Kelly nell’ articolo “1,000 True Fans”. Vogliamo numeri, viralità, follower. Nulla di più sbagliato, il rischio di attirare utenti che non convertono, che diventeranno dei seguaci silenti, che dopo un po’ di tempo smetteranno di seguirci è altissimo. La soluzione dell’autore? Apparentemente scontata e semplice: guadagnare almeno un vero fan al giorno.
Non avevo mai pensato a quanti insight si possono catturare sul finale di un match. Quando si allentano le tensioni, si alzano le coppe e ci si lascia andare. Due campagne sullo sport che questo mese mi hanno fatta impazzire.
1. “It’s always been you” o “The self kiss” voluta da Gatorade e UEFA Championship League. Una lezione sull’autocelebrazione. La puoi vedere qui.
2. Guess Who Won, la campagna di Unilever ispirata dalle dichiarazioni di Serena Williams che matcha alla perfezione con i valori e la proposta del brand: “Sports isn’t about staying clean; it’s about getting down and dirty, pushing your limits, and rising above”.
Il West e i rodei hanno sempre suscitato in me un grande fascino: un universo denso di storie, simboli e riti che configurano un’identità e un’estetica chiare e iconiche. Questa identità non è però statica, evolve, riflettendo le persone che la animano. È per questo che sono rimasto affascinato dal lavoro di Anna Ottum: i suoi scatti sul mondo dei rodei ci mostrano proprio come l’archetipo riesca ad essere riconoscibile pur cambiando: https://www.booooooom.com/2024/05/15/photographer-spotlight-anna-ottum/.
Alzi la mano (pun intended) chi è rimasto deluso da come l’AI disegna le mani. No, non siamo i soli: anche KFC, che nel dubbio ci fa una campagna per promuovere le nuove nuggets. Ciliegina sulla torta, la CTA che invita a creare la propria versione in-app tramite l’AI di META. Apprezzo il pensiero laterale: chi l’ha detto che un bug debba sempre limitarci? https://www.instagram.com/kfc/reel/C5jRmnEpaC2/.